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Mario ha optato per l’installazione di un impianto fotovoltaico per abbattere le spese energetiche della sua villetta. Sfruttando i nuovi incentivi per l’autoconsumo diffuso, può condividere l’energia generata anche con il suo ufficio in centro, riducendo i costi.
Inoltre, Mario guadagna cedendo l’energia in eccesso a Gianni e Luigi, due professionisti che lavorano nello stesso condominio dove si trova il suo ufficio.
E non è tutto: poiché Mario vive in un comune con meno di 5.000 abitanti, ha ottenuto un contributo a fondo perduto che ha coperto il 40% dell’investimento per l’impianto.
Nuove opportunità da considerare per te
Le nuove logiche dell’autoconsumo diffuso incentivano l’installazione di impianti fotovoltaici e la condivisione dell’energia prodotta con gli edifici presenti nella stessa cabina primaria (circa uno ogni 30.000 abitanti).
Le opportunità per te includono:
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- installazione di un impianto fotovoltaico per ridurre le spese energetiche domestiche
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- utilizzo dell’energia generata per tagliare le spese energetiche di altri edifici utilizzati
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- guadagno dalla cessione di energia in eccesso ai vicini
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- ricezione di un contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento se abiti in un comune con meno di 5mila abitanti.
Dato l’aumento delle spese energetiche dopo la fine del mercato di maggior tutela, se hai la possibilità di installare un impianto fotovoltaico a casa tua, probabilmente è conveniente farlo. Se non puoi permetterti di investire in un impianto, ma hai un vicino disposto a condividere l’energia prodotta, probabilmente è conveniente accettare l’offerta.
Per ottenere vantaggi dall’installazione di un impianto fotovoltaico, o per potenziare uno esistente, è importante conoscere queste nuove logiche e discuterne con esperti del settore per scegliere la soluzione più adatta e garantire un ritorno economico interessante.
Tre possibili configurazioni per sfruttare l’autoconsumo diffuso sono:
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- le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), ideali per aggregare diverse tipologie di utenti, dalle famiglie alle PMI; al momento, sono operative solo in alcune zone
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- i Gruppi di Autoconsumatori, una soluzione più leggera delle CER in quanto non implica la creazione di entità giuridiche, ma si basa su accordi contrattuali
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- l’Autoconsumatore a Distanza, in cui un singolo individuo condivide l’energia prodotta dal proprio impianto con più edifici a sua disposizione.
Ogni opzione presenta vincoli e opportunità specifici. Ad esempio, Mario ha scelto di aderire al Gruppo di Autoconsumatori.
Se hai in mente una delle configurazioni sopra e desideri valutarla, puoi contattare gli installatori della tua zona per approfondire gli aspetti temporali, economici e tecnici. Invia una richiesta tramite il modulo alla fine di questa pagina per ottenere maggiori informazioni.
Massimizza i benefici combinando diversi incentivi
Oltre ai nuovi incentivi per l’autoconsumo diffuso, è possibile sfruttare (e in alcuni casi cumulare) i tradizionali incentivi che offrono sicurezza e vantaggi:
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- detrazione del 50% abbinata allo scambio sul posto, che valorizza l’energia versata in rete
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- detrazione del 50% per l’accumulo, utile per immagazzinare l’energia prodotta di giorno e utilizzarla in seguito, ad esempio di sera.
Inoltre, sono disponibili:
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- l’ecobonus 65% per l’abbinamento di una pompa di calore, che sfrutta l’energia solare per produrre acqua calda, riscaldamento e climatizzazione estiva senza costi aggiuntivi
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- l’ecobonus 65% per la domotica finalizzata al risparmio energetico, che permette di attivare automaticamente elettrodomestici come lavastoviglie o lavatrice quando i pannelli solari producono più energia.
Nota: per chi installa un impianto dopo il 31 dicembre 2024, le detrazioni del 50% o 65% dovrebbero scendere al 36%, meno vantaggiose. Se hai la possibilità, probabilmente è conveniente installare l’impianto entro la fine di quest’anno.
Oltre agli incentivi, vi sono tre recenti tendenze che stimolano l’installazione di impianti fotovoltaici in questo periodo:
1. Riduzione dei prezzi di moduli e componenti
Come riportato da Euronews a dicembre 2023, l’energia solare è attualmente la forma di elettricità più economica in molti paesi. In Europa, tra dicembre 2022 e novembre 2023, i prezzi dei pannelli solari sono diminuiti del 40-53%, raggiungendo minimi storici.
Inoltre, un report dell’IEA di aprile 2024 ha evidenziato che, in meno di 15 anni, i costi delle batterie sono calati del 90% — una delle più rapide riduzioni di prezzo tra le tecnologie verdi.
Recentemente, i prezzi di installazione chiavi in mano sono scesi notevolmente: un impianto da 3kW costava circa 6mila euro, un impianto da 6kW intorno ai 10mila euro e una pompa di calore circa 7mila. Negli ultimi mesi, i prezzi sono diminuiti ulteriormente, fino al 30-40%, e non ci sono più ritardi nelle consegne.
In alternativa al pagamento immediato, alcuni installatori offrono la possibilità di pagamenti rateali. L’obiettivo è che il risparmio energetico generato dall’impianto superi il costo della rata mensile, portando profitto fin dal primo giorno.
2. Innovazioni per massimizzare il profitto dall’impianto
I progettisti possono combinare tecnologie come:
1) Ottimizzatori: dispositivi intelligenti che possono aumentare la resa dell’impianto fino al 25%, consentendo di produrre più energia e incrementare i ricavi
2) Inverter ibridi: capaci di coordinare l’energia proveniente dal fotovoltaico, dall’accumulo e dalla rete per massimizzare l’autoconsumo, aumentando il profitto
3) Domotica per il risparmio energetico: utile per attivare automaticamente elettrodomestici come lavastoviglie o lavatrice quando i pannelli solari producono più energia.
Esempio: come una scelta progettuale può portare a un guadagno extra di 35mila euro
Immaginiamo un impianto da 3kW nel centro Italia che sfrutti le detrazioni del 50% e lo scambio sul posto; supponiamo:
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- che il prezzo, IVA inclusa, sia di 6.100 euro per l’impianto chiavi in mano (probabilmente più alto rispetto alla media)
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- un prezzo dell’energia di 0,28 €/kWh
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- un autoconsumo del 30%.
Con queste premesse, il guadagno netto stimato in 20 anni per quell’impianto si aggirerebbe intorno ai 30mila euro — una cifra che potrebbe aumentare ulteriormente considerando che la vita utile di un impianto può superare i 40 anni.
Se il progettista trovasse una soluzione per aumentare l’autoconsumo al 70%, ad esempio tramite la domotica per gestire gli elettrodomestici in base alla produzione energetica, il guadagno previsto in 20 anni potrebbe salire a circa 65mila euro: un risparmio aggiuntivo di 35mila euro grazie a una soluzione ottimizzata.
3. Ritorno in auge del sopralluogo tradizionale
Pur avendo utilizzato sopralluoghi virtuali durante il periodo del covid, dove la visita in loco veniva evitata per questioni di sicurezza, si è constatato che quelli tradizionali sono preferibili. Durante tali visite, i tecnici possono individuare dettagli cruciali per definire la soluzione migliore e massimizzare i benefici per il cliente.
Grazie alla centralità del sopralluogo e alle nuove possibilità offerte da incentivi e tecnologia, gli installatori sono in grado di creare soluzioni personalizzate che ottimizzano i benefici per il cliente.