Vuoi avere più informazioni? Contattaci!
Nel 2025 una famiglia tipo dovrà fare i conti con un aumento importante delle bollette di gas ed energia elettrica. Le previsioni di Facile.it indicano un incremento fino al 14% rispetto al 2024, con un impatto economico stimato in un aumento di circa 350 euro all’anno, portando la spesa annuale oltre i 2.930 euro.
Questo aumento è principalmente dovuto all’aumento dei costi delle materie prime, in particolare del gas naturale e dell’energia elettrica.
Perché aumentano le bollette nel 2025
Le previsioni di incremento per il 2025 sono principalmente causate dall’aumento dei prezzi delle materie prime, con un significativo aumento dei costi del gas ed energia elettrica.
Il principale motivo dell’aumento per l’energia elettrica sarà l’aumento del Pun (Prezzo unico nazionale), previsto in aumento del 30%, passando da 0,11 €/kWh nel 2024 a 0,14 €/kWh nel 2025. Per il gas, il Psv (Punto di scambio virtuale), che regola il prezzo del gas naturale, subirà un aumento del 37%, passando da 0,39 €/smc a 0,53 €/smc.
Di quanto aumentano le bollette
In cifre concrete, l’aumento si traduce in un incremento di 251 euro per la bolletta del gas, che salirà da 1.793 euro nel 2024 a 2.044 euro nel 2025. Per l’energia elettrica, la spesa annuale aumenterà di 99 euro, passando da 790 euro a 889 euro.
Secondo la simulazione di Facile.it, l’aumento dei costi delle materie prime influenzerà le bollette delle famiglie con contratti di fornitura a prezzo indicizzato, legati a indici di riferimento come il Pun per l’energia elettrica o il Psv per il gas.
Dato che questo scenario dovrebbe mantenersi stabile per tutto il 2025, con i prezzi delle materie prime molto alti rispetto al passato, gli esperti consigliano di rivedere il proprio contratto di fornitura e valutare se passare a offerte con prezzo bloccato o eventualmente cercare tariffe più convenienti sul mercato.
Come scegliere le offerte sul mercato libero
Per ridurre l’effetto dell’aumento, è consigliabile confrontare le offerte sul mercato libero, considerando il proprio consumo. Il primo passo è esaminare la bolletta di dettaglio, che contiene tutte le informazioni sui costi e le caratteristiche del contratto attuale.
Bisogna considerare la quota fissa (pagata ogni mese indipendentemente dal consumo) e la quota legata ai consumi (variabile in base alla quantità effettivamente consumata).
Ad esempio, per chi consuma molta energia, potrebbe risultare conveniente un contratto con quota fissa bassa e tariffa al consumo vantaggiosa, mentre chi consuma meno potrebbe preferire un’offerta con quota fissa più alta ma costi variabili inferiori.
Infine, bisogna considerare le fasce orarie per l’energia elettrica. Ad esempio, una tariffa monoraria potrebbe essere più conveniente per chi è a casa per la maggior parte del giorno, con lo stesso prezzo dell’energia per tutte le ore. Per chi consuma di più durante il giorno o la sera, una tariffa bioraria potrebbe essere più vantaggiosa, con prezzi diversi in base all’orario di consumo, meno cari di notte e nei weekend e più costosi durante le fasce orarie di punta, come mattina e pomeriggio.